Il nuovo Decreto Legge 146/2025 approvato dal Governo italiano introduce importanti novità in materia di ingressi per motivi di lavoro e gestione dei flussi migratori. Una riforma che punta a bilanciare due esigenze centrali: da un lato il rafforzamento dei controlli, dall’altro la creazione di percorsi regolari e qualificati di inserimento lavorativo per cittadini provenienti da Paesi terzi.
Tra le principali misure figura la semplificazione delle procedure per l’ingresso di lavoratori stagionali e la possibilità di programmare i flussi in modo triennale (2026-2028), superando così la logica emergenziale che ha caratterizzato i decreti passati.
Le quote saranno assegnate tenendo conto dei fabbisogni reali dei settori produttivi, in particolare agricoltura, logistica, turismo, edilizia e assistenza alla persona, dove la carenza di manodopera è ormai strutturale.
In parallelo, il DL rafforza i controlli contro l’immigrazione irregolare, introducendo strumenti digitali di monitoraggio e sanzioni più severe per chi favorisce l’ingresso o la permanenza illegale.
Un altro aspetto cruciale è la valorizzazione dei percorsi formativi nei Paesi d’origine, con l’obiettivo di far arrivare in Italia lavoratori già formati e certificati, pronti a inserirsi in contesti produttivi specifici. Questa direzione, già tracciata dai recenti accordi bilaterali e dai progetti cofinanziati dall’Unione Europea, mira a rendere l’immigrazione più sostenibile, sicura e vantaggiosa per tutti: imprese, istituzioni e lavoratori.
Ed è proprio su questa linea che si inserisce l’esperienza di SIA Servizi e del programma Road To Italy®, che da anni operano come punto d’incontro tra formazione e integrazione lavorativa.
Attraverso corsi di lingua italiana di base e di secondo livello, percorsi professionalizzanti e programmi di matching aziendale, SIA Servizi aiuta i cittadini stranieri a trasformare il diritto all’inclusione in opportunità concreta di occupazione stabile.
I progetti formativi, spesso finanziati da Fondimpresa e fondi interprofessionali, garantiscono alle aziende aderenti personale qualificato e già pronto all’assunzione, in linea con le nuove direttive del Decreto Flussi.
In un’Italia che si prepara a gestire i flussi migratori del futuro, la strada più efficace resta quella della formazione condivisa.
Creare competenze, costruire percorsi regolari e sostenere l’integrazione professionale non è solo una misura di politica del lavoro, ma una scelta di civiltà.
E in questo, realtà come Road To Italy e SIA Servizi rappresentano la dimostrazione concreta che integrare significa formare, e formare significa costruire futuro.





