L’Italia vive una contraddizione profonda: da un lato il bisogno crescente di manodopera in quasi tutti i settori, dall’altro la lentezza con cui il Paese riconosce il ruolo cruciale dei lavoratori stranieri nel sostenere la propria economia.
Un’analisi pubblicata da Il Sole 24 Ore mette in luce un dato che difficilmente può essere ignorato: senza l’apporto dei migranti, il sistema economico italiano rischierebbe il collasso.
Nei campi, negli ospedali, nei cantieri e nei servizi alla persona, la presenza di lavoratori provenienti da altri Paesi rappresenta ormai una componente strutturale.
Secondo l’ISTAT, oltre 2,5 milioni di occupati stranieri contribuiscono ogni giorno alla tenuta del tessuto produttivo, coprendo ruoli essenziali che gli italiani non sempre sono disposti o in grado di ricoprire.
In agricoltura, ad esempio, quasi un lavoratore su tre è di origine straniera; nella logistica e nell’edilizia le percentuali superano il 20%.
Eppure, come sottolinea il quotidiano economico, l’Italia continua a considerare la questione migratoria quasi esclusivamente dal punto di vista emergenziale o assistenziale, dimenticando che integrazione e crescita economica sono due facce della stessa medaglia.
Il progressivo invecchiamento della popolazione, il calo delle nascite e l’emigrazione giovanile hanno creato una voragine nel mercato del lavoro che solo un modello inclusivo può colmare.
In questo scenario, l’inclusione non è più un tema sociale ma una leva economica indispensabile.
Secondo l’OCSE, un piano efficace di integrazione dei lavoratori migranti potrebbe incrementare il PIL italiano di oltre 1,5 punti percentuali annui nel medio periodo.
Ma perché questo accada serve una visione chiara, fatta di formazione linguistica, qualificazione professionale e percorsi di accompagnamento verso l’impiego stabile.
È proprio qui che entra in gioco la missione di SIA Servizi e del progetto Road To Italy®, che da anni trasformano il concetto di accoglienza in opportunità.
Attraverso corsi di lingua italiana di base e di secondo livello, percorsi formativi su misura e collegamenti diretti con il mondo delle imprese, SIA costruisce un ponte tra chi cerca un futuro e chi ha bisogno di forza lavoro qualificata.
Un modello che mette al centro le persone, ma con un approccio pragmatico: formare per lavorare, integrare per crescere.
Oggi più che mai, l’Italia ha bisogno di politiche attive che non lascino indietro nessuno.
Ogni lavoratore formato e inserito nel mercato del lavoro rappresenta un investimento, non un costo.
E ogni percorso di formazione, come quelli promossi da SIA Servizi e Road To Italy®, diventa un tassello fondamentale di un nuovo modello di sviluppo: un’Italia che cresce grazie alla diversità e alla competenza, capace di vedere nei migranti non un problema, ma una parte essenziale del proprio futuro.





