Donne migranti e impresa: la nuova frontiera dell’inclusione

A Roma, un workshop gratuito promosso da Integrazione Migranti e sostenuto dal Ministero del Lavoro ha messo al centro il tema dell’imprenditoria femminile tra le donne migranti. Un appuntamento pensato non come semplice corso formativo, ma come trampolino verso una nuova autonomia. L’obiettivo: fornire strumenti concreti per avviare un’attività in Italia, dal business plan alla gestione fiscale, passando per il marketing digitale e la conoscenza dei bandi pubblici.

Un segnale importante in un Paese in cui, secondo Unioncamere, le imprese guidate da donne di origine straniera sono cresciute del +6 % in un solo anno. I settori più vivaci? Cura alla persona, ristorazione e artigianato creativo. Storie di rinascita e coraggio che raccontano un’Italia più aperta, dove il talento supera le barriere culturali. Le partecipanti al workshop hanno potuto confrontarsi con esperti, consulenti legali e imprenditrici che hanno già tracciato la loro strada. Un percorso che unisce competenze pratiche e formazione linguistica: perché conoscere l’italiano resta il primo passo per far crescere un’idea nel mercato locale.

Ed è proprio in questa direzione che si inseriscono realtà come SIA Servizi, che da anni lavora per trasformare l’inclusione in opportunità. Attraverso il progetto Road To Italy®, SIA ha creato un modello formativo completo: corsi di lingua italiana di base e di secondo livello, educazione civica e formazione al lavoro. Un cammino che accompagna rifugiati, donne e giovani migranti fino all’autonomia professionale, favorendo l’incontro diretto con imprese e territori. La formazione diventa così ponte concreto tra sogni e impiego, tra accoglienza e sviluppo.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *