Torino, nuovi corridoi lavorativi per rifugiati

A Torino nasce un nuovo modello di accoglienza che guarda al lavoro come strumento di integrazione reale. Nei giorni scorsi è stato firmato un protocollo per i corridoi lavorativi dedicati ai rifugiati, un’iniziativa promossa dalla Prefettura insieme al Comune, alla Regione Piemonte e a numerosi partner del terzo settore. L’obiettivo è chiaro: trasformare l’accoglienza in opportunità occupazionale, costruendo percorsi formativi e professionali che permettano ai rifugiati di inserirsi stabilmente nel tessuto produttivo italiano. Il progetto nasce sulla scia delle esperienze positive già sperimentate in Emilia-Romagna e Lombardia, e punta a valorizzare il potenziale umano dei migranti come risorsa per il sistema economico e sociale del territorio.

Il protocollo, come riporta Quotidiano Piemontese, prevede l’attivazione di reti territoriali di inclusione lavorativa in collaborazione con centri per l’impiego, imprese, enti di formazione e associazioni. I rifugiati selezionati avranno accesso a percorsi di formazione linguistica e professionale, tirocini retribuiti e opportunità di collocamento in aziende che aderiscono al progetto. Tra i settori coinvolti figurano logistica, edilizia, assistenza alla persona e ristorazione, ambiti in cui la domanda di manodopera resta alta ma la disponibilità di personale qualificato è in calo. Un modello che unisce etica e pragmatismo, fondato sull’idea che il lavoro non solo emancipa, ma costruisce coesione sociale e restituisce dignità.

In questo scenario, l’impegno di realtà come SIA Servizi e del progetto Road To Italy® si inserisce in modo naturale e sinergico. Da anni, infatti, queste strutture promuovono percorsi di formazione linguistica PLIDA, corsi di secondo livello e programmi di orientamento al lavoro destinati a rifugiati e richiedenti asilo su tutto il territorio nazionale. La loro esperienza dimostra che solo attraverso la formazione e la collaborazione tra pubblico, privato e imprese si può costruire un modello di integrazione sostenibile, capace di generare valore per tutti. Un’Italia che accoglie e forma è anche un’Italia che cresce, e i corridoi lavorativi di Torino rappresentano un passo concreto verso questa direzione.

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