L’Italia rafforza il suo impegno per la protezione dei minori stranieri non accompagnati, una delle categorie più fragili ma anche più emblematiche delle migrazioni contemporanee. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con l’ANCI e con il supporto del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI), ha pubblicato il nuovo Vademecum sulla Presa in Carico e l’Accoglienza dei MSNA, un documento operativo che raccoglie norme, buone pratiche e linee guida aggiornate per garantire un’accoglienza uniforme e dignitosa su tutto il territorio nazionale.
L’obiettivo è chiaro: creare un sistema coerente e coordinato, capace di rispondere non solo ai bisogni immediati dei ragazzi, ma anche di accompagnarli verso un percorso di autonomia e inclusione. Nel 2025 i numeri restano significativi — secondo i dati del Ministero dell’Interno, oltre 22.000 minori stranieri non accompagnati risultano presenti nelle strutture italiane, provenienti in gran parte da Egitto, Tunisia, Bangladesh, Afghanistan e Costa d’Avorio.
Il Vademecum sottolinea la necessità di una presa in carico tempestiva, basata su ascolto, protezione e progettualità personalizzata, valorizzando la rete territoriale che coinvolge servizi sociali, enti locali, comunità educative, scuole e strutture sanitarie. Ma il vero salto di qualità arriva con l’introduzione di un approccio integrato: educazione linguistica, orientamento formativo e percorsi di inserimento lavorativo diventano strumenti centrali per accompagnare i giovani verso un futuro indipendente.
Il documento evidenzia inoltre l’importanza della formazione del personale che opera nell’accoglienza: operatori sociali, educatori, mediatori culturali e psicologi devono essere preparati a gestire situazioni complesse, in un contesto dove la dimensione interculturale e quella emotiva si intrecciano quotidianamente.
Un tema che tocca da vicino la mission di SIA Servizi e del progetto Road To Italy®, che da anni rappresentano un punto di riferimento nazionale nella formazione e nell’inclusione dei cittadini stranieri. Attraverso corsi di lingua italiana di base e di secondo livello, programmi di formazione professionale su misura e percorsi di accompagnamento al lavoro, SIA contribuisce in modo concreto a costruire quel ponte che il Vademecum auspica: un passaggio reale dall’accoglienza alla piena partecipazione sociale.
Ogni giovane che arriva in Italia solo porta con sé una storia di dolore, ma anche una possibilità di rinascita. La sfida non è solo accogliere, ma educare, formare e integrare, trasformando la vulnerabilità in risorsa.
E in questa direzione, il lavoro quotidiano di realtà come SIA Servizi e Road To Italy® dimostra che l’inclusione non è un atto di solidarietà, ma una strategia di futuro — per i minori, per le comunità e per l’Italia stessa.





