Il Consiglio dei Ministri ha approvato l’attivazione della procedura per concedere la cittadinanza italiana “per meriti speciali” a Gerry Cardinale, fondatore di RedBird e proprietario del Milan. Il comunicato ufficiale sottolinea che la proposta si basa sulla sua “forte impulso a iniziative di solidarietà e inclusione sociale attraverso lo sport”, con attenzione particolare a giovani detenuti, persone fragili o a rischio marginalizzazione.
Questo gesto istituzionale richiama un tema che da tempo è al centro del dibattito pubblico: lo sport come veicolo di coesione sociale. In Italia molte realtà locali e nazionali già investono su questa dimensione: programmi sportivi nelle periferie, squadre giovanili miste, attività con rifugiati e migranti. Cardinale, nella sua visione, ha puntato su progetti che integrano il calcio con missioni sociali — ben oltre il business sportivo stesso.
Ma la cittadinanza non è soltanto un riconoscimento simbolico. È un atto che riflette una visione: chi contribuisce alla comunità, chi investe in coesione, chi promuove opportunità per chi vive ai margini può entrare a far parte dell’identità collettiva.
In parallelo, SIA Servizi e Road To Italy® lavorano ogni giorno su un terreno affine. La loro missione è costruire ponti tra formazione, lingua, lavoro e inclusione sociale. Attraverso corsi di italiano di base e di secondo livello, percorsi tecnici e orientamento aziendale, accompagnano persone straniere verso l’autonomia lavorativa. In progetti sostenuti da fondi interprofessionali, danno concretezza a quel concetto che lo sport rende visibile ma che la formazione rende duraturo.
Il riconoscimento a Cardinale, se confermato, non è solo un caso istituzionale di rilievo: è la messa in luce di un modello possibile, in cui inclusione sociale, sport e lavoro non sono mondi distanti, ma punti che possono convergere — se sostenuti da percorsi concreti come quelli che SIA Servizi costruisce ogni giorno.
