Una recente pronuncia della Corte di Cassazione italiana ha chiarito un principio fondamentale per la tutela dei diritti dei richiedenti protezione internazionale: anche chi è già titolare di un permesso di soggiorno per altri motivi ha diritto a presentare e vedere esaminata la propria domanda di asilo.
La decisione, riportata da Integraziohttps://integrazionemigranti.gov.it/it-it/Ricerca-news/Dettaglio-news/id/4450/Si-allesame-della-domanda-di-asilo-anche-se-il-richiedente-ha-gia-un-altro-permesso-di-soggiornone Migranti, segna un passo importante nel garantire l’effettiva applicazione del diritto d’asilo previsto dalla Costituzione italiana e dalle direttive europee.
Il caso nasce dal ricorso di un cittadino straniero già in possesso di un permesso per motivi umanitari, la cui richiesta di protezione internazionale era stata dichiarata inammissibile dalle autorità competenti. La Cassazione ha ribaltato la decisione, affermando che la titolarità di un altro permesso non può impedire l’esame nel merito della domanda di asilo, poiché si tratta di un diritto autonomo, fondato su ragioni diverse e non sostituibili.
In sostanza, se una persona teme persecuzioni o rischi gravi nel proprio Paese d’origine, le autorità italiane devono comunque valutare la richiesta di protezione, anche quando esistono altri titoli di soggiorno validi.
Il principio è in linea con quanto previsto dalle direttive europee 2013/32/UE e 2011/95/UE, che stabiliscono l’obbligo per gli Stati membri di garantire una procedura equa e individuale per ogni domanda di asilo, senza discriminazioni legate al tipo di permesso già posseduto.
Si tratta di un passaggio che consolida l’approccio umanitario e giuridico dell’Italia, ribadendo il valore della tutela della persona come priorità assoluta rispetto alle formalità amministrative.
In questo quadro normativo, si inserisce il lavoro di realtà come SIA Servizi e del progetto Road To Italy®, che da anni operano per favorire percorsi di integrazione sostenibile e autonomia sociale per cittadini stranieri, rifugiati e richiedenti asilo.
Attraverso corsi di lingua italiana di base e di secondo livello, attività di formazione professionale e tirocini in aziende italiane, SIA Servizi accompagna ogni beneficiario in un cammino concreto di crescita personale e lavorativa.
L’accesso ai diritti e la possibilità di costruirsi un futuro in Italia passano sempre da due pilastri: la conoscenza della lingua e la formazione professionale.
Ed è proprio su questi pilastri che si fonda la mission di SIA Servizi, che ogni giorno trasforma l’inclusione in opportunità.
Un percorso che, come la recente sentenza dimostra, va di pari passo con un principio essenziale: nessuno deve essere escluso dal diritto di chiedere protezione, dignità e futuro.





